Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      sarà insieme la più santa e la più interessante delle occupazioni, questa vita di caserma si va facendo di una noia mortificante, che rende più intollerabile l'attesa del repentino mutamento, mentre, per l'ozio di che è piena, a mala pena l'intelletto riesce a persuadere che è santa preparazione. — Intanto io precorro gli eventi con la fantasia, sulla traccia dei giornali, dei quali naturalmente non son mai pasto sufficiente quanti di ogni razza mi vengono in capo a un giorno per le mani: e pensare che essi van proprio ora a diminuire di mole.... Voi so che fate lo stesso; se non che il vostro pasto, miseri, si deve ridurre a quel solo Corriere, che la posta sembra dunque si diverta a farvi lungamente bramare, prima di sfamar-vene. Imagino la cupidigia con cui vi ci butterete addosso..........
      Ferruccio.
      II.
      Milano, 11 settembre 1914.
      Cari, mille e mille grazie della vostra lunga lettera; mi tien tanta compagnia in questa mia solitudine anche il discorso epistolare! — Ma mi rattrista tutto quello che sento della vista della mamma: so bene che si tratta in sostanza di cosa da poco, anche quando non dovesse migliorare, com'è fino a prova contra-


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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