Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      tanto dovreste trovare il modo di avvertirmi del giorno preciso, sicché io possa o cercare di ottenere il permesso per Brescia, che non sarà forse difficile, oppure avvertirvi telegraficamente di quel qualunque impegno, che mi dovesse impedire la vostra compagnia. — Non vi dico dell'interesse, e, grazie a Dio, della gioia con cin seguo la nostra guerra: non vi avrete a male, anzi vi aspetterete, che io aspetti con assai più ansia il comunicato di Cadorna che le vostre nuove. Eppure Dio sa se in questo romitaggio (dico per rispetto dei commerci che ha la mia persona col prossimo) se in questo romitaggio la compagnia epistolare dei miei soli cari non sia compagnia indispensabile. — Ma, aspettando di nuovo la compagnia corporea, addio.
      Ferruccio.
      VII.
      Nave, 16 ghigno '15.
      Cara mamma, in questa settimana che sei sola, avrei più che mai voluto avvicinarmi ,a te e tenerti compagnia e godere della tua con qualche chiacchiera scritta, ma non mi si è presentato occasione di recapito privato, e per la posta quando ti sarebbe giunta una lettera? E poi che cosa trovar da dirti di interessante qui? La solita vita che vi ho dovuto dipingere


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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