Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      clic io ho bontà di affetti e sanità di idee, ma poca o nessuna forza di tener saldo agli uni e alle altre, non dirò contro la forza delle passioni ma anzi contro la insanabile accidia: che appunto per questo le mie colpe sono tanto più gravi, che non hanno attenuante di ignoranza: allora puoi capire come appunto lontano da te, lontano dai luoghi e dai momenti in cui l'amore avrebbe da dare qualche frutto di opere e magari portare il peso di qualche sacrificio, proprio allora l'amore del Ferruccio per la sua mamma arda tutto (ina vano di opere come tutta la sua vita) e il Ferruccio sia sempre pieno del pensiero di lei. E se penso che tu sei in letto mentre io son qui contento quanto a me può toccare di essere, e che in letto sei per causa mia, ch'io ti ho messo in letto con la febbre, se penso a questo che cosa vuoi che ti dica, mamma mia ? Ti vorrei do-mandare perdono, ti vorrei promettere mutamento di abitudini, ma so che sarebbe vano e non voglio aggiungere a tutte le altre vanità della mia vita questa vanità di parole. Per uno sventato, per un perverso l'occasione della conversione viene spesso, e quello ha allora per sè le forze, che può già avere impiegate nel male, ingigantite dall'ardore che gli dà la conversione; per un accidioso come me non c'è speranza di bene. Ma che malinconico sermoneg-giatore, nevvero?, quando scrive, quel terremoto


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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