Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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biatemene quando volete, che mi darete tanto pane da mangiare. Come sta il papà ? Che ha da raccontare ? Che c'è di nuovo in Milano, nel Ticino, in tutto il mondo ? Mandatemi pure pagine scritte e insieme, se vi pare, per me qualche po' di grasso di scarpe, e per i miei soldati roba di lana, specialmente calze. Addio.
Ferruccio.
XVI.
Edolo, 23 novembre '13.
Ieri mattina ti mandavo da Ponte di Legno alcune placide considerazioni sulla pace che sarebbe stata la mia guerra invernale sul Tonale: oggi questa cartolina viene da Edolo: quella di domani ti verrà, penso, da Vobarno, e un'altra dopo domani da Lodrone. Il mio battaglione s'è mosso a proposito per dare a tutti noi un ricordo che la guerra è guerra almeno nella incertezza del domani, per dare a me il piacere di un viaggetto gratis e di un trasporto in terra irredenta; non però per infirmare quelle considerazioni che facevo sulle mie pacifiche sorti: non credo che questo movimento di battaglione ci porti al fuoco. Continuerò il discorso a qualche centinaio di chilometri da qui. Addio.
Ferruccio.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (72/271)
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Milano Ticino Ponte Legno Tonale Edolo Vobarno Lodrone
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