Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      dopo aver visto a sufficienza le incognite a lui montagne del Tonale, quando una ragionevole considerazione dell'avvenire lasciava prevedere soltanto mesi di noia a piedi gelati, allora gli sia stata pòrta l'occasione di vedere nuovi paesi e questi, grazie a Dio, oltre l'antico confine. Il che sarà sempre cosa lieta, voi capite bene. Mentre la cosa lieta del momento è la gioia del viaggio, nelle soste del quale preparo la cartolina che a Brescia sarà imbucata. Dopo i primi due giorni, nei quali la neve mi ha dato benvenuto sulle montagne, ho sempre avuto con me un tempo magnifico: sole e plenilunio; con i quali figuratevi la bellezza già invernale della montagna. Il bel tempo continua oggi, mentre scendo per quella Val Camonica che ho salita di notte quindici giorni or sono. E io mi godo il viaggio e la vista. E mi tiene compagnia il vostro ricordo. Addio.
      Ferruccio.
      XVIII.
      Edolo-Brescia, 25 novembre '15.
      Cari, oserete ancora malignare sul conto mio di pigrizia epistolare ? Di ogni momento, di ogni tappa di viaggio, di ogni occasione di recapito profitto per tenervi, almeno per lettera, quella mia compagnia, sì preziosa, che sa chi


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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