Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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vano i territoriali), di qui sentiamo tonare dinanzi a noi l'artiglieria pesante, vediamo svolazzale qualche areoplano. Dicono per un'edizione ridotta di quella avanzata. Se tra qualche giorno un comunicato di Cadorna, dopo che della presa di un .Monte Vies, la quale sembra già avvenuta, vi recherà notizia della presa di un Monte Nozzolo, pensate che il cannone tonava, che l'areoplano volava per questo scopo. Dicono che compiuta questa impresa dalle truppe vecchie della zona noi saremmo chiamati a dar loro il cambio per un tratto degli avamposti. Ed è verisimile. Il quale servizio di1 avamposti (tanta fretta di avvertircene, non è per rassicurarvi sulla sicurezza, bensì sulla gloria del mio compito), il quale servizio di avamposti, in questa guerra e in questa zona, potrà anche preparare qualche diminuzione di comodi (rispetto a questi nostri: per l'Enrico sarebbe riposo), ma non avventure, non pericoli, non allori. Quello che si poteva fare al Tonale, pressappoco (s'intende, non nel tempo che sono comparso io: allora eravamo al niente di qui); senza l'incomodo del freddo e, per la varietà si spera, con qualche moderatamente più frequente scambio di pallottole. — Della vita che frattanto meniamo, questa mia diradata attività epistolografica e insieme gli accenni sconsolati di ciascuna epistola, questa non esclusa, vi debbono aver dato idea adeguata: quel-
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (84/271)
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Cadorna Monte Vies Monte Nozzolo Enrico Tonale
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