Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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tenda», «avamposti», «dinanzi a Condino». Siamo sì la linea più avanzata nell'insellatura della valle, sì vediamo dinanzi a noi la bellissima conca di Cologna disseminata di villaggi, adorna di castelli che si dicon «romani», ma anche di forti che sono più sicuramente austriaci (il Por, il Monte Corno),'ricinta di monti che austriaci reticolati coronano e compiono; e sì, grazie all'incuria dei nostri predecessori, in questa seconda giornata la quale passo alla gran guardia, posso, là dove potrei avere una camera da Grand IlóLel, tenermi fortunato della tenda (del resto la tenda non è mai una sfortuna); ma insomma il compito è ancora dra brigata Cuneo: per quanto sia que-sLo servizio dei più sacri, spesso anche dei più faticosi, spesso dei più nieritorii per la specie di queste fatiche (tensione dei sensi e dello spirito, disagio di sedi, durata di esse, non compensata non sostenuta da varietà, da rischi, da trionfi); ma insomma qui, per la brevità del turno di servizio (quattro giorni di cui due soltanto ai plotoni singoli in piccole guardie, ch'e sono i veri avamposti), (per il non grande disagio delle sedi (quando non piova, come fa stanotte), per l'assoluta sicurezza dalle sorprese (sebbene qui stia l'insidia, e, nel mantenersi a malgrado di quella sicurezza vigilanti, una delle difficoltà meritorie del servizio), insomma, continuo, riprendo (vedete che
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (91/271)
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Condino Cologna Por Monte Corno Grand IlóLel Cuneo
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