Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      so ancora fare i periodi-serpente!), insomma qui è quasi un continuare dei nostri ozii, e anche della nostra noia, se non fosse per la bella vista, i bei fuochi d'artificio dei proiettili che ci passan sul capo a ricercare gli uni le origini degli altri (il 7.° non è già pane per artiglieria)1) e.... oggi pfer la pioggia. Speriamo di non averla domani, quando tornerò ai piccoli posti. Addio.
      Ferruccio.
      XXV.
      [Storo o La Santa, giorni antecedenti al Natale '15.]Cari, la posta mi reca quassù tre vostre cartoline ad un tempo, due di desiderio e di ansia crescente, una di liberazione. Ringrazio la sorte che me le abbia portate insieme, e mi abbia evitato che al rimorso e alla agevole immaginazione delle vostre cure si accompagnassero per lungo tempo i segni di queste, prima del segno dell'animo tranquillato. Speriamo che d'ora innanzi nessuno dei mali incantesimi che mi perseguitano mi rinnovi la maledizione di vietarmi il soddisfacimento del bisogno della vostra compagnia per lasciar poi voi nell'inquietudine e nello scontento e me nel tormento e nella mortificazione della ben conosciuta condizione
      Vedi la nota alla lettera XXXIII di Ferruccio.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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