Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      la ragione non attaccabile: a malgrado di questo, il servizio è assolutamente privo di rischi; e per la mitezza della stagione, per il favor del tempo in questi ultimi giorni, per l'abbondanza degli uomini, punto pesante anche per i soldati. Per loro e per gli ufficiali il maggior peso (ma come incomodo insomma, non come difficoltà) sono i gran viaggi, a prezzo dei quali i posti più lontani e più alti possono avere il cibo e ogni tanto un po' d' acqua o di carbone o di fieno.... E ripagano d'ei non grandi disagi la vista e la musica che si godono. Da una parte scintilla ancora il lago d'Idro, dall'altra verdeggia (posso dirlo anche in questa stagione) verdeggia la bella conca di Cologna smaltata di villaggi e, dietro, la conca di Lardaro e Roncone, e dietro questa biancheggiano via via più lontane montagne nevose. Avrebbero poi sempre un loro particolare interesse, ma l'hanno ora diverso e maggiore che mai, certi angoli di montagna, terreno segnato a tratti di linee geometriche, chiazzato qua e là di un verde-rossastro poco naturale, ricinto da vigneti di reticolato, allacciato da linea ininterrotta di reticolato e di trincea alle più alte cime soprastanti. Sono i forti, i forti di Lardaro, quelli dei forti di Lardaro che di qui sono visibili, il forte di Por, quello del monte Como e in fondo valle, sembra, il forte di Larino. Il Por specialmente ci è vicino e anche ad occhio nudo, ma-


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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