Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
miltà delle mie confessioni per pura modestia mia nel parlar di me, e voleva essere il capitolo L'ufficiale » di quelle mie confessioni che. per secco che io scriva e per repugnanza che abbia a tali discorsi, si vengono di necessità accumulando per poco che io scriva. Ma avevo già cominciata questa discorsa, quando sono venuto a sapere chi ne sarà il messo. Sarà Mira che viene in licenza. Lui oramai mi conosce bene, almeno come ufficiale. Non vi dirà certo tutto, per gentilezza. Ma se riuscite a cavargli qualche cosa, avete pur la chiave, dovreste averla, per interpretare la sibilla. — E lasciando finalmente le chiacchiere, che cosa mi rimane finalmente di sodo da dire se non qualche voce di egoismo? La mamma dice di un messo che ripasserà da lei, per venire a me carico di doni. Non ho nessun bisogno grosso. I piccoli sono in condizione di poterli soddisfare direttamente. Del resto questa licenza, desiderata o no. s'avvicina anche per me
. — Addio. E un giorno o l'altro arrivederci. Insieme con l'Enrico.
Ferruccio.
Salyiosi. Lettere dalla guerra.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (109/271)
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Mira Enrico
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