Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
— 140 —
oevuto, deve aver ricevuto un letterone di dodici o quindici pagine.1) Confido che poi lo farà mettere in quadro, come il papà un certo articolino dell'Ascoli.
10 intanto mi occuperò della conquista della patria dell'Ascoli. Il momento dello sforzo ormai non può essere lontano. L'esito non può essere dubbio. E cosi avrà fine una buona volta anche questo supplizio di Tantalo, che Ferruccio. il gran passeggiatore, abbia da vedersi comodamente a un'ora di cammino così bella e così cara città e gliene sian vietate le vie.
11 papà frattanto avrà provveduto a quel rimedio che spetta a lui di distillare contro un morbo che insomma proprio dall'Ascoli, dall'opera sua. seme caduto in terra di Beozia, ha preso nascimento. Voglio dire l'orazione per la salvazione dei ladini.2) Perchè, se 110, con che animo potrei io essere il conquistatore di Gorizia, se in questa potessero, a Samaden, vedere una città sorella nell'essere così lontana dall'Italia come Berlino o Pechino ? Che ha accettato l'incarico del discorso, che già vi si accinge mi scriva presto il papà, e insieme mi mandi un sacco di altre notizie: se non ne ha inventi chiacchiere. E sia di fantasia più fervido che me. E la mamma continui, continui
È certamente la lett. LIX.
2) Vedi le note alla lett. XLII.
| |
Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
|
Pagina (152/271)
|
Confido Ascoli Ascoli Tantalo Ferruccio Ascoli Beozia Gorizia Samaden Italia Berlino Pechino Vedi
|