Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
— 143 -
se che io a voi vorrei dire in questo momento non è che l'ostacolo a dir pm- solo qualche cosa; e troppo saldamente si collega col disagio materiale: poiché proprio la sera del giorno di quella notizia son venuto in trincea, dove, se non fatico gran che, sono in condizioni materiali che troppo favoriscono quella fatica spirituale.
Cari, usatemi la carità di perdonarmi e di continuare voi a scrivermi di lui, e anche di> voi; ne ho bisogno, ne ho tanto bisogno.... E, come in tutto, un bisogno mio (questa volta * quello di stare a ogni costo accanto a voi e di pensare e discorrere di lui) me lo devono appagare gli altri.... Io appena potrò mi sfo-^ gherò a lungo e solleverò, come con ogni sfogo, più me che non farò contenti voi; voi intanto pazientate e scrivetemi ogni giorno di lui e ditemi quello che di lui venite a sapere. Pensate come mi è preziosa questa compagnia, questo appagamento del ricordo qui in trincea: qui dove proprio questi vostri tesori, che mi giungono la sera, mi rimangono vergini in tasca per tutta la notte priva di lumi.... Oggi il giornale mi ha recato il segno di ricordo dei suoi compagni:1) la sua aperta sincerità, e la suail È l'annuncio che della morte d'Enrico diedero gli ufficiali del 91." Fanteria nel Corriere della Sera del 24 maggio 1916, e così suona: Gli ufficiali del---- reggimento
fanteria mentre annunziano la gloriosa morte del loro ama-
| |
Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
|
Pagina (155/271)
|
Enrico Fanteria Corriere Sera
|