Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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singolare nobiltà, sono degne di uno che non era come tutti gli altri; mostrano anche che qual-cheduno gli era accanto che non ne faceva il conLo di tutti gli altri.
O cari, finisco dove vorrei cominciare; o cari, me ne rimango col cuore pieno, con la lingua incatenata. Ma mi sfogherò vi dico, e voi sfogatevi con me a consolare non dico il mio dolore (chè insomma l'amore d'Italia è il sangue della mia vita e la morte per quella troppo istintivamente considero fortuna) ma la mia solitudine....
Sono senza il solo amico che aveva. Mi rimanete voi soltanto.
Ferruccio.
tissimo compagno d'armi ed amico sottotenente Enrico Sal-vioni caduto valorosamente il... . maggio 1916, come valorosamente sempre si comportò, esempio fulgido di virtù militari e di grande fede nei destini della Patria, dividono con i genitori e col fratello di lui tenente Ferruccio, l'immenso dolore e la perennità del ricordo.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (156/271)
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Italia Enrico Sal-vioni Patria Ferruccio
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