Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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b. LETTERE Ali FRATELLO.
XLVIII.
Brescia, dall'Ospedale militare, 25 agosto 'lo.
Caro Enrico, non dunque in villeggiatura sei nel Cadore, ma alla guerra. E parli di trincee, di fucilate, di granate per farne esperienza tu. Il tuo Ferruccio che ha ventidue anni, che fa il soldato da due, che č ufficiale in un reggimento, insomma, non di milizia territoriale, il tuo Ferruccio vede una cartolina di te aėla guerra con quei sentimenti di meraviglia estatica e di amore ansioso che č delle mamme e delle zie; se vuoi, via, con quel tanto pių di orgogliosa e invidiosa curiositā e quel tanto meno di ansia lagrimosa che sarebbe nel fratellino di dodici anni. Ma non con un pių vivo fremere della voglia e una pių assidua ricerca della via .di fuggire alla mala sorte, o non con disperazione e furore rinnovato contro questa sua sorte, che deve pur privare lui di una gloriosa fortuna che č di tutti gli italiani non bambini nč vegliardi, privarne lui che da quando sa leggere un libro e guardare una carta la sogna, lui che per dieci mesi non č vissuto se non della aspettazione di essa, lui che, se questa fosse potuta essere vana per l'Italia, si sarebbe messo per conto suo inSaLvioni. Lettere dalla guerra. 10
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (157/271)
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