Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
[Tonale] 16 novembre '15.
Caro Enrico, presto si compie la settimana dacché son tornato al reggimento e venuto in montagna, in guerra. Ma tu, se non riderai di gente che passerà tutto un inverno ad altezze che vanno dei 1800 ai 2600 metri dai colli alle cime, se anche vorrai ammirare la nostra resistenza, la nostra abnegazione, i nostri fermamente sopportati disagi o qualunque altra cosa ti piaccia, riderai tu, o eroe del Col di Lana, di questa «guerra», che chi sa se in tutti questi mesi invernali farà una ventina di feriti. Poiché sempre più appare che il nostro compito non potrà qui al Tonale essere molto più che di sentinella. — Io non ho potuto ottenere di tornare alla mia 15.a, ma mi domando se di aver lasciata quella, così mutata nel frattempo, per questa 9.a, dove è capitano il mio buon tenente Locatelli, dove è mio compagno Mira, dove io stesso sono già stato un mese prima di passare alla 15.a, mi domando dunque se questo stesso mutamento non sia un vantaggio. — Battaglione e compagnia sono ora all'altezza del passo (circa 1800 metri),
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (162/271)
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