Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      assai più chiaramente di te. Ed è vero, come mi par di rilevare da notizie di papà e mamma, che sei per ora comandante di compagnia? Come mai ? Come puoi trovarti tu ad essere il più anziano ? Per che vicende ? Molto hai tu di interessante da dire a me, che io non ho da dire a te. E tuttavia se tu del tuo tesoro di novelle qualche cosa farai avere a me, darai a me appiglio di racimolare quel poco che io possa mettere assieme. Per ora ho ancora da darti una notizia che mi comunica il sottotenente Bo-rella, che tu devi conoscere e che è aiutante maggiore in seconda del mio battaglione: il tuo amico e compagno Dall'Ara1) è stato ferito in guerra, è convalescente a Milano ed ha perduto un occhio. Per noi, neppure quest'ultima triste cosa fa la novella un troppo triste augurio per chiudere una lettera: nel nostro amore di fratelli e d'amici, l'amor di patria è troppo gran parte degli affetti comuni perchè una ferita in guerra non sia anzi un felice augurio. Il tuoFerruccio.
      ij II tenente Gino Dall'Ara, studente d'ingegneria, collega quindi all'Enrico negli studi; ma anche compagno di fede nazionalista e membro con lui del Consiglio del gruppo nazionalista giovanile di Milano. Malgrado la perdita dell'occhio, è tornato al fronte.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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