Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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più di un mese, la mia epoca andrà alla l'ine di gennaio; e. sebbene non sappia poi come la faccenda dei turni sia per disporsi dentro nei corpi e nei reparti minori, qui precisamente potrà farsi valere in qualche misura il nostro adoperarsi. E quando sappia qualche cosa d'altro da te. io di adoperarmi vedrò, sebbene già lo dico, non con molto ardore, per anticipare, io ultimo venuto, su chi da sette mesi è lontano da casa. — Credo opportuno di aggiungere in fine della cartolina gli auguri di Natale. Che cosa valgono gli auguri tra eli noi sappiamo, ma anche .sappiamo che cosa sia il nostro amore, e nel Natale siamo sempre stati finora compagni. Compagni siamo ancora, se pur non vicini, in questo Natale al nostro fervore di italiani felice quanto nessun altro, a malgrado di certe tristezze che del resto sono ben maggiori per me che per te.
Ferruccio.
LIV.
[Condino] 26 dicembre 'là.
Caro Enrico, ti ringrazio che pur in tutto il tuo lavoro tu trovi un momento per me, mi inorgoglisco che a te sia toccato, pur col suo peso, l'onore di un ufficio al quale sei ade-
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (171/271)
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