Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      st'andare in fumo della nostra lunga compagnia,. della lunga riunione di tutti noi cari insieme. E dico di lunga compagnia, di lunga riunione, non già di compagnia e riunione. Perchè le licenze sono sospese, non già abolite. E presto ne ricomincerà il godimento. E per ritardata che sia la mia, oso tuttavia confidare che almeno con gli ultimi giorni della tua i primi della mia possano coincidere. Tieni per questi giorni in serbo, caro Enrico, una bella scorta di racconti e di ammaestramenti della tua guerra: quelli saranno il più grande godimento, questi l'utile maggiore delle mie vacanze. Che, torno a ripetere, desidero e aspetto più per amore di altri che per amor mio, e specialmente per amore di te. Il tueFerruccio.
      LVIII.
      Milano, 12 marzo '16. Carissimo Enrico.......
      Io dopodomani parto. Vado a risprofondarmi nel fango d'Oslavia, che ora, dopo questi venti giorni di pioggia dirotta e ininterrotta, sarà alto tre volte l'altezza d'uomo. Ma speriamo d'uscirne presto, dopo una breve parentesi di


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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