Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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re al grado di capitano, ha scelto di divenire ufficiale effettivo, lasciando poi all'avvenire e ai suoi casi se rimanere o dare poi le dimissioni per ritornare agli impieghi civili. Queste considerazioni pratiche non so fino a che punto debbano essere anche le tue: può darsi che non siano del tutto da trascurare neppure da te; ad ogni modo io non parlo in nome di esse. Ma ti darebbe più forza ed autorità di fare il bene del quale sei capace; ti risparmierebbe il dispetto e il dolore di vedere poter più chi vai meno; ti darebbe grado e compenso pari all'ufficio al quale tu adempì in realtà, riuscire ad avere grado pari alla tua capacità ed al tuo ufficio.... Poiché, ripeto, la guerra sarà certo sempre tanto lunga perchè uno nelle tue condizioni possa diventare capitano prima della fine. Mentre poi potrai sempre liberarti dagli obblighi di soldato di professione con le dimissioni.... Ma richiamato agli obblighi di cittadino soldato, sarai da capitano.... E quando capitaneremo non più la guerra sulle montagne del Cadore ma......, non solamente la miaconoscenza di te ma un brevetto reale mi .ti farà riconoscere per mio capitano.... Be'! piantiamola lì. Non ridere di questa mia ultima esortazione. Non seccarti della lunga chiacchierata. Non darmi del matto, se per mesi poni do a te, il mio Enrico in guerra, un segno di vita, e poi gli spedisco per la posta un fasci-
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (191/271)
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Cadore Enrico
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