Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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LXI.i)
Edolo, 10 novembre '15.
Signor Capitano Dott. Pierucci,
Sono a Edolo sulla via di raggiungere il mio reggimento al [Tonale],
Qualche parola di gratitudine e di riconoscenza per chi aveva restituito vivo ai suoi cari «un morto» so di aver cercato prima di uscire dall'ospedale, ila non sono molto abile per combinar parole, e del restoi pesa di ricambiare con parole i benefizi. Sicché Ella non ha potuto sentire la verità, la profondità della mia riconoscenza, ed io sono rimasto col cruccio di non potergliela far sentire.
Del resto qualche cosa mancava veramente ai miei sentimenti: la gioia, la gioia per la sostanza del benefizio. La mia mente vedeva e ammirava la scienza e l'arte che di una carcassa aveva rifatto un uomo; la coscienza morale mi legava a chi questa scienza e quest'ai--
Questa e la seguente lettera sono dirette al chirurgo Goffredo Pierucci, del quale è parola nella nota della lettera SII, pag. 53. La prima fu stampata in La Sentinella di Bresci'a del 16 nov. 1915.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (199/271)
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