Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

Pagina (205/271)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 193 — *
      qual'era, assai più che una piccola cassaforte di dolci, e squisiti e, in guerra, tanto più preziosi, veramente, nella sua grazia, un pegno di amoroso ricordo, allora con la commozione è nata in tutti noi, e quanto più in me!, una mortificata esitazione....
      Abbiamo pensato più ancora che a te, alla tua Signora che quello scrigno aveva preparato per te....
      Ma come fartelo avere ? Cosa fatta capo ha, e abbiam fatto tacere le esitazioni, e abbiamo assaporato quelle squisitezze con molta dolcezza del gusto e con qualche amarezza dell'animo.
      Ora siamo vicini a te. Ora il messaggio della persona gentile e cara sopra ogni altra ti potrebbe esser recato. Ma io l'ho disperso. Perdona e accogline i resti, e insieme accogli gli auguri di tutti noi per quel giorno in cui ci troveremo accanto sotto il fuoco austriaco.
      Oh, che almeno in quell'occasione io ti possa rivedere, e godere di te, e a voce domandarti perdono, e di nuovo parlarti di riconoscenza! Il tuoFerruccio.
      Sai.vioni. Lettere dalla guerra.
      13


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

Pagina (205/271)