Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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qual'era, assai più che una piccola cassaforte di dolci, e squisiti e, in guerra, tanto più preziosi, veramente, nella sua grazia, un pegno di amoroso ricordo, allora con la commozione è nata in tutti noi, e quanto più in me!, una mortificata esitazione....
Abbiamo pensato più ancora che a te, alla tua Signora che quello scrigno aveva preparato per te....
Ma come fartelo avere ? Cosa fatta capo ha, e abbiam fatto tacere le esitazioni, e abbiamo assaporato quelle squisitezze con molta dolcezza del gusto e con qualche amarezza dell'animo.
Ora siamo vicini a te. Ora il messaggio della persona gentile e cara sopra ogni altra ti potrebbe esser recato. Ma io l'ho disperso. Perdona e accogline i resti, e insieme accogli gli auguri di tutti noi per quel giorno in cui ci troveremo accanto sotto il fuoco austriaco.
Oh, che almeno in quell'occasione io ti possa rivedere, e godere di te, e a voce domandarti perdono, e di nuovo parlarti di riconoscenza! Il tuoFerruccio.
Sai.vioni. Lettere dalla guerra.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (205/271)
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