Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

Pagina (210/271)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      — 198 — *
      veretto, s'ingegna anche lui di far qualche cosa, ma io specialmente che, se il pensiero della santità della guerra non mi sorreggesse, cadrei qualche, volta affranto dalla fatica. Il conforto primo è il pensiero del benessere di loro di casa; noi facciamo il possibile per darlo loro, l'Enrico facendo tesoro di meriti, io facendomi allegrezza di comodi; se loro pensano a godere saggiamente dei vantaggi della loro quiete (pensate al panettone che, questo, manca, malgrado tutto, anche a ine) ci troveremo un giorno, allegro ciascuno per proprio conto, a moltiplicare nella gioia della riunione la letizia dell'uno per quella degli altri. Addio.
      Suo Ferruccio.
      LX VI.
      [Dalle Giudicarle] 18 dicembre 1915.
      Mia cara Signorina,
      no, non siamo destinati alla guardia di ponti e gallerie della Metaurense. Siamo agli aATam-posti sulla destra delle Giudicane : se vogliamo un'espressione di sapore ferroviario, la chiameremo linea fiume Chiese-monte Palone. Ma le fatiche e i rischi e i meriti non sono gran che maggiori che alla guardia della Fano-Fos-sombrone : se anche qualche sorpresa ci toc-


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

Pagina (210/271)






Enrico Ferruccio Dalle Giudicarle Signorina Metaurense ATam-posti Giudicane Chiese-monte Palone Fano-Fos-sombrone