Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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per essere raccontata come la racconterei io. Potrei dire degli incendi in mezzo ai quali oramai quotidianamente viviamo: l'altro giorno bruciano diverse case di Fiezzo; l'altro ieri una di Creto; ieri divampa tutta Cologna, oggi è un sol braciere Ciittógo alto; e contemporaneamente da lontano il turbine di fumo e il bagliore rosso rivela un incendio di bosco in Val Caffaro.... Ma son cose belle soltanto da vedere, e troppo tristi a pensarci sopra....
Sicché, Signorina, rinunci a lettere interessanti da me: le chieda se mai all'Enrico; e aspetti la licenza eli tutt'e due per avere qualche racconto più interessante da tutt'e due e qualche prova dell'affezione. Il SuoFerruccio.
LXVIII.
[Peuma] 19 aprile '16.
Mia cara Signorina,
ieri una cartolina mi portava la Sua firma insieme con quella di altre persone care. Ed essa, ponendomi sotto gli occhi il segno del Suo ricordo di me, mi ha fatto più acuto il rimorso che io invece lasci apparire di non ricordarmi di Lei. Ma crede Lei veramente ch'io La possa dimenticare ? In verità è proprio co-
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (214/271)
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