Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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di considerare ciò che gli capita come un sacrificio che la Patria gli chiede, forse il primo sacrificio vero. Poveretti anche voi! e perchè lo smacco ed il dolore suoi sono anche i vostri, e perchè ve lo mandano tanto lontano! Ma certo, considerando che spesso nella lontananza è motivo di tristezza e di preoccupazione il pensiero dei cari che sono afflitti e in ansia per noi, mentre al contrario è di conforto il saperli tranquilli e fidenti, tranquilli e fidenti saprete mantenervi........
A voi ed al Ferruccio un bacio affettuoso dal vostroEnrico.
II.
Torino, 10 agosto 1915.
Mio caro Ferruccio. Ti scrive il comandante della 2.a compagnia di complemento, avente ai suoi ordini tre ufficiali subalterni, 200 uomin; di truppa e 200 lire da non spendersi e non perdersi perennemente in saccoccia! Egli è per ora il presidente della più grande repubblica che sia mai esistita, ma sta facendo il sovrumano sforzo di cambiare la repubblica in impero e farsene imperatore.1) — Qui in questix) Vedi la nota alla lett. Il di Ferruccio.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (217/271)
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