Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      che corro quassù (sia detto per vostra tranquillità), almeno pel momento, potrebbe essere maggiore.
      Un bacio a voi e al Ferruccio al quale scriverò presto.
      Enrico.
      X.
      [Monte Quaterna] 30 agosto '15.
      Caro Ferruccio. Ti scrivo una cartolina anzi che una lettera come sarebbe mia intenzione e come certo voi desiderereste, perchè buttar giù una lettera è divenuto quassù, almeno per me, un'impresa troppo difficile. Del resto, vuol dire chq ritornerò giù con un sacco di roba da raccontare: quel che ora importa è che voi abbiate spesso conferma che la mia salute è ottima.
      Dunque noi facciamo ora guerra di trincea; al mio arrivo sono stato salutato da qualche fucilata quando per la prima volta ho fatto il giro delle trincee del mio plotone (il 2.°), allora ancora poco profonde. Ora, lavorando febbrilmente la notte, le abbiamo rese assai più sicure e più atte alla difesa. Esse sono ormai l'oggetto del mio orgoglio e del mio paterno affetto, ma non è forse bene che io mi affezioni troppo a queste opere:, che dovremo poi


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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