Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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le immediate retrovie nostre, fino ad' un pae-setto dove queste mettono capo; appena finita la cerimonia, che è stata assai breve, ho ripreso con lungo giro (perchè quando mi muovo ne approfitto per fare delle visite a compagni ed amici) la via del ritorno e per la strada ha cominciato a nevicare tanto che, arrivato in cima, tutto il piede affondava già nella neve. Ora torna a nevicare.
Nella mia gita, durata tutto il giorno, ho ancora constatato la mia resistenza al cammino e alle intemperie: perchè qui incominciano a spuntare tra gli ufficiali e i soldati i dolori reumatici, dai quali sono finora immune. Prowederò oggi stesso a farmi costruire un caminetto nel mio buco, all' adattamento del quale avevo finora pensato poco, non sapendo mai se saremmo rimasti in queste posizioni oppure se avremmo proseguito. A proposito, il papà, riferendosi a non so quali mie parole, si rallegra di sentire che R e C *) ci lasceranno giungere a Tfoblacco] con non troppo lungo ritardo. — T. è ancora molto ma molto lontana! Qui i giornali arrivano col ritardo di uno o due giorni, ed io vorrei farmi mandare Videa Nazionale, ma per ora sarà meglio aspettare. Ilo con me un numero sufficiente di calze diNon riesce all'editore, mancando la lettera paterna cui l'Enrico accenna, di sapere di quali nomi sieno R e G le iniziali
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (225/271)
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Tfoblacco Videa Nazionale Enrico
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