Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      giorno tal altro, mi occorre questo, mi occorre quell'altro, sto bene, e spero il simile di voi ». Che io non abbia mai goduto di salute più fiorente, di appetito più formidabile, come da quando conduco questa vita di fatiche e di disagi, senza orari e senza regola, voglio con-fermarvelo anche in questa mia, poiché so di farvi sempre piacere, e piacere provo anch'io nel constatare in me una resistenza che forse non mi aspettavo; che non mi occorre nulla lo dirò pure subito per tranquillità della buona mamma, la quale sarà anche contenta di sapere che sono finalmente riuscito ad avere i quattro pacchi di cui mi parlava in una sua lettera, cosi che, un po' colla roba dei pacchi, un po' con qualche altra cosetta che ho potuto pur togliere dalla mia cassetta (giacente ancora nelle retrovie), sono ora magnificamente imbottito! Di più il R. Governo mi ha fornito di un appariscente cappotto coi risvolti di pelo bianco e di un apprezzassimo sacco a pelo!
      Ma tornando al primo (detto, cosa vi debbo raccontare ? Della guerra, dei combattimenLi cui ho preso parte, delle mie imprese ? Qualche episodio interessante ? Questo benedetto Enrico non dice mai nulla! Povero Enrico! Deve farvi un'amara confessione: egli è stato parte attiva di ormai parecchie azioni, delle quali nessuna ebbe purtroppo buona riuscita, e questo fatto e ancor più le cause e le conseguenze


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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