Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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di esso lo rattristano e l'indispettiscono non poco. Eppure ancora l'altro ieri, sul cocuzzolo pelato ed or bianco idi neve di questo monte,1) sulle pendici del quale si può dire che da giugno ferve una battaglia, abbiamo visto finalmente salire una catena di punti neri e poco dopo sventolarvi la nostra bandiera! Ma il monte non è ancora tutto nostro, gli austriaci mantengono ancora posizioni fortissime, che pochi uomini con mitragliatrici e bombe a mano bastano a difendere, ma.... e idra anche il resto: il compito è in parte nostro; possa una buona volta la vittoria arridere alla mia povera compagnia!
Enrico.
XX.
[Dal Costone di Livine nel Livinalese] 13 novembre '15.
Papà e mamma carissimi. Il pensiero mio, mentre accompagna il nostro caro Ferruccio nel suo viaggio verso la guerra, si rivolge anche alla nostra bella casa di Via Ariosto dove siete rimasti voi due soli soletti! A voi, a noi l'augurio pieno di fiducia di ritrovarci ancora tutti uniti tra le domestiche mura e celebrareCioè del Col di Lana. Il riparto dell'Enrico operava in quel giorno da Ciampo-Vedil (Ornella).
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (239/271)
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