Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      attendere le notizie. Penso che sarai giunto in una parte del fronte uguale, suppergiù, a quella che accolse me pure nuovo alla guerra, colla variante della stagione invernale. Sicché mi figuro già le tue impressioni non solo sulla trincea, ma anche quelle di te, volontario al fronte,1) sui colleghi, i superiori, i soldati. Non so quali notizie mie ti son giunte prima di partire; noi siamo per ora inattivi in mezzo ,ad un bosco del famoso colle dove s'è vinto molto e molto c'è ancora da vincere; non abbiamo ri-coA eri ma dei baracchini per tre uomini a terra o tutt'al più sedendo tutti, con rami di pino tutti pieni di ghiaccioli. È arrivata la mensa, è l'ora più importante della giornata, quindi ti saluto...............
      ENRICO'.
      XXV.
      [Dal Livinalese] 18 novembre '15. [Bollo della posta].
      Carissima mamma. Niente di nuovo da ieri ad oggi; tira il solito venticello gelato e secco, che agghiaccia tutto e spazza il cielo; il sole è quasi caldo, è una giornata primaverile, di
      !) Volontario al fronte, in quanto il Ferruccio, come altrove è detto, rinunciò all'ultimo mese della sua licenza di convalescenza, che scadeva solo coi primi di dicembre.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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