Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      quelle che riempiono l'animo di letizia. Noi andiamo aumentando le comodità nostre e co-
      x.
      minciamo a sistemarci, sicché tutto ci dice che stiamo per lasciare questo bosco. Non lo sapete ancora? AI Quaternà1) avevamo quasi finite le nostre trincee e ci eravamo appena rintanati nei nostri buchi; e siamo venuti Via ; poi giù nella valle stavamo rivestendo la mensa di assi, avevamo appena finito il caminetto e avevamo quasi finito di inaugurare una grandiosa strada tra le tende dell'accampamento, che formava l'orgoglio di me, direttore dei lavori stradali; e siamo venuti via. Non seguito perchè mi viene a mancare lo spazio. Ma è sempre stato così, e così succederà anche ora che ci siamo messi a fare strade e baracchini. Già i soldati Io dicono; ma non è che ciò ,mi spiaccia, e poi il soldato, il fante non deve mai attaccarsi a nessun luogo, sempre pronto a far zaino in spalla. Ma che cosa dico ? I nostri soldati sono lontani dai loro zaini da più di un mese. '•
      Enrico.
      ì) Il Quaterna (donde provengono più lettere dell'Enrico), detto anche Colle Quaterne o Monte Quaterna, è una montagna giungente a 3000 m. nel Comelico Superiore.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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