Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      XXVIII.
      t[Dal Livinalese] 3 dicembre '15.
      Carissima mamma. Vorrei.......
      scrivervi..............
      . . . . ma veramente in questi giorni mi è negato il tempo per farlo; solo verso sera trovo un momento di calma e mi metto a scrivere; ma ecco arriva la mensa e bisogna sgombrare il tavolo e fino alla sera seguente non c'è verso di trovare un momentino di calma. Con tutto ciò, per quanto io sia il più truscione1) dei miei colleghi e scorrazzi delle mezze giornate di seguito in mezzo alla neve, sono quello tra gli ufficiali della compagnia che sta meglio ed è più allegro. Ecco viene la mensa, debbo sgombrare. Un bacione tutto per la cara mamma.
      Enrico.
      XXIX.
      [Dal Livinalese] 8 dicembre '15. [Bollo della posta].
      Carissimi. Anche ieri e l'altro ieri sono stato in giro'per la montagna; ora forse potrò riposare qualche giorno e adoperarmi per l'inaugurazionetriiscion per " faccendone „ è voce lombarda.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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