Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni

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      l'aperto senza pastrano e non ho sentito freddo. Mi è giunto il pacco colle calze delle studentesse. Che gentile idea! Ma proprio proprio non conoscevano nessun parente più prossimo, cui fare l'invio ? Un bacio dal vostroEnricoi.
      XXXI.
      [Dal Livinalese] 10 dicembre '15.
      Carissimo -Ferruccio. La cartolina di ieri sarà stata per te che ti attendevi qualche interessante notizia, una disillusione, ma non era mia intenzione fermarmi lì. Il nostro battaglione occupa ora il costone di Pieve, la bella borgata ora tutta sfondata dalle granate.x) Pare che tra non molto da un altro costone più avanzato di questo, che è tenuto pure dal nostro reggimento, si avanzerà, approfittando del tempo assai favorevole (pensa che siamo a metà dicembre e la temperatura è ancora così tiepida che si va in giro senza il pastrano). Abbiamo dinanzi al nostro fronte una munitis-sima linea di trinceramenti e di fortini, ch'io conosco ormai bene, la quale, conquistata, renderebbe assai più fruttuosa la conquista dellaVedi la nota alla lett. XXVII.


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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano
1918 pagine 258

   

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