Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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XXXIII.
[Orzés] 17 dicembre '15.
Carissimi. Vi scrivo dalle porte di Belluno dove domani saliremo nel treno che ci deve condurre nel nostro vecchio Cadore. La corrispondenza non ci verrà consegnata che quando saremo giunti in porto. Ho ricevuto il pacco. Forse, da quanto ho letto sul giornale, il Ferruccio ha avuto il battesimo del fuoco!
Enrico.
XXXIV.
[.Domegge] 19 dicembre '15.
Carissimi. Eccoci di nuovo nel Cadore, accantonati in un bel paesotto assai vicino a Pieve. C'è qualche bottega, illuminazione elettrica, camere con lindi letti per gli ufficiali: c'è sopratutto la possibilità di cambiarsi da cima a fondo, di far volare fuori dalla finestra le sudice maglie che portavamo indosso e insieme con esse le luride bestioline che le popolavano; c'è uno specchio molato che riflette la mia effigie adornata da una specie di pizzetto.
SalviOXI. Lettere dalla guerra. 16
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (253/271)
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