Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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ruccio e me, che ora dalla quiete di questo borgo seguo, come posso, attraverso ai comunicati dei giornali e le notizie dirette che il Ferruccio vi manda, le vicende sue, con quanto interesse potete imaginarvi, ma senza ansie esenza trepidazioni........
Enrico.
XXXVII.
[Domegge] 1." gennaio '16.
Carissimo Ferruccio. Buon anno! Oggi ho fatto i miei calcoli. Se nessun avvenimento nuovo si verifica o se non vengono assegnati nuovi posti sulle tradotte per gli ufficiali del Reggimento, prima del 31 gennaio non potrò partire. Probabilmente il 31 stesso con una tradotta che va a finire in Liguria e che passa per Lambrate; se non sarà il 31 sarà certo nei primi giorni di febbraio. Dunque sappiati regolare. Conduco una noiosissima vita di guarnigione, che da una parte mi dà sempre la nostalgia della casa, dall'altra quella del cannone; ma ciò non toglie che assai spesso la vista di quattro mura, di un poco di borghesia, il bel lettino, il suono delle campane, per reazione alle condizioni passate, mi mettano in cuore una gran letizia.
Enrico.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (256/271)
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