Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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Noi non abbiamo, a quanto pare, che una decina di giorni ancora da rimanere qui, avremo poi il cambio dalle altre compagnie e passeremo un mesetto nella bella Cortina ancor tutta intatta sebbene poco popolata dall'elemento' civile. Dunque un consiglio ai tubercolotici: vengano a fare la guerra in questo settore.
Enrico.
XLIV.
[Dall'Ampezzano] S marzo '16.
Carissimi. Dalla data della mia ultima cartolina nulla di inuovo sul nostro fronte, se ne eccettuate quattro colpi di fucile e due lontanissimi di cannone. Tutta la vita par sepolta sotto la neve che cade ogni tanto durante la giornata. Ma non restiamo inoperosi. Abbiamo trovato un groviglio confuso e disordinato di reticolati, di baracchette per soldati di appostamento, che ci tocca, come si può, — con quasi mezza compagnia ancora in licenza, col gravoso servizio notturno di guardia, con più di un metro di neve da smuovere, — sistemare, riordinare, ampliare e talvolta rifare ! Davvero il nostro reggimento deve essere molto operoso se il...., cui demmo il cambio, lasciò le difese in questo stato dopo essere rimasto qui parecchi mesi.
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (263/271)
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Cortina Dall'Ampezzano
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