Lettere dalla Guerra di Ferruccio ed Enrico Salvioni
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XLlVII.
[Dall'A mpezzano] 1." aprile 'Iti.
Cari! Dunque sono venuto meno alla mia promessa e non ho spedite le due cartoline di rincalzo! E non ci sono scuse, per quanto non più in pericoli, non più tra i disagi, ma neppure in ozio, sgobbi da mane a sera per quel che tocca a me e forse agli altri. Naturalmente penso anch'io al nostro Ferruccio. Con spiegabile trepidazione leggo i comunicati, aspetto la vostra posta (son giunte oggi le vostre due cartoline del 19 marzo), ma sono tranquillissimo. Penso che anche voi vi manterrete sereni e forti. — Anche qui si riprende a mano a mano l'attività normale, ma non vi dovete dare nessun pensiero per me.
Enrico.
XLVIIL[Dall'Ampezzano] 7 aprile '16.
Carissimi. Come vedete, mi sono dato a spese pazze; ma non me ne dolgo: perchè è questa bella carta stemmata che m'invoglia oggi nella solitudine della mia cameretta a tratte-
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Lettere dalla Guerra
di Ferruccio ed Enrico Salvioni
Fratelli Treves Editori Milano 1918
pagine 258 |
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Pagina (266/271)
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Dall'A Iti Ferruccio Dall'Ampezzano
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