pregio della narrativa resta diminuito| se non distrutto| dalla maschera della menzogna. Ed è tale l'onore offeso| l'onore che vorrebbe vendicare; ma la storia non si cancella. Non è il cavaliere che lo vendica| è il ladro| semplicemente il ladro nell'inizio della sua carriera delittuosa.
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E vero che non si nasce tale e che l'educazione avrebbe mutata la natura di quel disgraziato e perverso| ma il furto imprime un marchio che è molto ben diverso da quello di chi vendica l'onore. La cleptomania potrà essere morbosa| potrà avere delle attenuanti| ma non cessa| almeno nel codice| di essere delitto.
Sicché il lavoro del Crocco comincia ad interessare il lettore dal punto dove egli inizia la lotta contro la società armata| ed appassiona sempre di più quando si scorge l'uomo che si afferma vindice di una dinastia caduta e condottiero di una massa armata che cerca dar vita ad istituzioni morte ed a gente disillusa del nuovo regime| e che anela spezzare un dispotismo più feroce| mascherato alla liberale. E sono splendide quelle pagine| quel pensiero costante in tutto il suo scritto| dal quale appare il perché del reagire; e dell'eccitare gli animi alla reintegra del vecchio regime borbonico. Splendidi per quanto dolorosi| gli incendi dei comuni| degli uffici pubblici| e sorprende la narrativa dei fatti ricordati nei più piccoli particolari. Spesso però egli li esagera| ed in più punti cade nell'inverosimile e nel falso| e mentisce perché gli conviene mentire. Ma egli scrive le sue memorie dopo circa trenta anni dalle sue gesta; ha pena e soffre per gli atti compiuti. Come spettri si presentano alla sua mente le tante vittime cadute di sua mano| o dei suoi| e piange ancora| egli dice «per le tante misericordie avute da coloro che io uccidevo come miei nemici».
Ed impreca al destino perché una palla non gli abbia fracassato il cranio| o lacerato il cuore| ed attende calmo il verdetto dei giurati. «Questi| egli narra| non ebbero pietà di me| come io non ne avevo avuto pel mio simile; la Legge ebbe il suo corso e l'uomo che aveva destato tanto terrore nella Basilicata| che aveva fatto spargere tanto sangue| portato il lutto in tante famiglie| chiude il corso delle sue brigantesche gesta| esclamando:
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