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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   ed una compagnia di guardia mobile. Sul fare del giorno| queste forze attaccarono parte della comitiva| la quale era in quei pressi di circa 150 briganti.
   Le truppe| dopo aspro conflitto| sgominarono la numerosa masnada| inseguendola e taglieggiandola a colpi di sciabola sino al bosco di Gaudianello| sicché 40 dei briganti caddero uccisi| oltre un numero di feriti e prigionieri| ai quali non si diede certamente perdono. E| fra i cadaveri| le truppe rimasero sorprese nel rinvenire una donna| la quale| mentre era vestita da uomo| conservava le chiome e le fattezze di bella donna| e si seppe che era| anzi venne riconosciuta per l'amante del brigante Caschetta| melfitano| il quale faceva parte della banda| conducendo seco la sua amante14.
   Contemporaneamente| verso Venosa| succedeva l'altro attacco fra un drappello del 62° fanteria| guardia mobile| ed una masnada di briganti comandata dal Crocco| dei quali 7 morirono e 3| fatti prigionieri| furono subito fucilati15.
   E mentre questi ed altri fatti succedevano nelle parti orientali del Melfese| nei boschi di Monticchio| Montesirico e Lagopesole| ne avvenivano altri. Lottavano disperatamente| e con tutte le forze di cui disponevano| bersaglieri| cavalleria Mennuni| lancieri Milano| ungheresi| guardie mobili| e cercavano in punti diversi di accerchiare i briganti| inseguirli e finirli.
   Ma non riuscivano| anzi vi furono dei nostri parecchie vittime| mentre i briganti| dividendosi in più punti| e quindi dividendo la forza che li inseguiva| potettero raggiungere l'interno dei boschi. E gli attacchi furono diversi| ripetuti| e siccome le truppe regolari erano di molto aumentate| così vi fu sensibile perdita da parte dei briganti. Ciò nonostante| le bande si rifacevano| e presto| delle perdite| e mostravansi sempre più audaci| imperocché di 2697 sbandati| richiamati con decreti del 20 dicembre 1860 e 24 aprile 1861| appena 687 se ne presentarono sotto le armi sino al 1° giugno 1861| e 606 dal giugno all'agosto di quell'anno; sicché più della metà si dette alla campagna| e di mano in mano vennero distrutti in tanti e diversi attacchi16.
   In vista di questo numero sempre crescente di malfattori| il Governo spedì in Basilicata il generale Della Chiesa| il quale sta-
   ns