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a cura di Federico Adamoli Aderisci al progetto!
bili in Rionero il comando della 16a Divisione attiva| comando che aveva colà il maggiore Guardi dei bersaglieri. Il primo atto del generale Della Chiesa fu quello di promettere salva la vita a tutti quei briganti che si fossero presentati| ed infatti parecchi se ne presentarono| ma non furono i capi; che anzi il Generale fu da essi ingannato. E quel Generale era tanto certo della presenza di Crocco e di Ninco-Nanco| che giunse a darne assicurazione al Prefetto della provincia signor De Rolland| e questo al Governo. E credendo il Della Chiesa di aver distrutto il brigantaggio nel Melfese| solo perché ci fu un po' di sosta| verso la fine di ottobre| ritornò in Salerno. Ma il prefetto De Rolland| e più tardi il generale Fontana| come dirò più avanti| ben presto ebbe a convincersi dei sentimenti del Crocco| e della certezza che il Crocco nutriva di più estesi sollevamenti per rimettere sul trono il cacciato Borbone. Ed egli| il De Rolland| non avrebbe dovuto illudersi| perché era stato avvertito| e già precedentemente conosceva le intenzioni del Crocco| il quale in data 12 agosto 1861| gli aveva scritto la seguente lettera| che io riproduco nel modo come l'ho ricavata e coi medesimi errori e turpiloqui: |