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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   come capitano di guardia nazionale fui catturato e costretto a salire il cavallo di un brigante| fui menato con loro. Ninco-Nanco cominciò a seviziarmi| strappandomi i peli dal mento| punzecchiandomi con la lama dj un bastone animato ch'io portavo. Arrivato ad un punto si disse: 'Ecco il generale'| e comparve Crocco.
   Questi non appena mi vide esclamò: Giusto voi mi siete capitato| ma non abbiate paura quanto mi duole per quella povera signora quando appurerà tale sventura. Voleva subito farmi restituire la giacca ed altre cose che i briganti mi avevano tolto| ma io l'impedii. Egli allora disse: Bisognerà| quando sarete arrivato a salvamento| contentare questi straccioni. Vi prego di farmene andare al più presto| prima che a mia madre giunga la notizia del ricatto. Crocco infatti proseguì a perorare la mia causa| promettendo che avrei mandato del denaro. Ninco-Nanco si opponeva ad ogni costo| allora disse: Se non paga don Pasqualino| mi comprometto di pagare io. Al che risposi anch'io a Ninco-Nanco| di non aver ragione a dubitare una volta che avevano a garanzia i miei fondi| in aperta campagna. Così Crocco in persona mi accompagnò per un buon pezzo| e mi disse: Correte subito da vostra madre. Mandai immediatamente ducati 200 a Ninco-Nanco| e siccome il brigante Coppa non ebbe niente di quella somma| Crocco mi scrisse: Se volete che paghi io| sono pronto. Allora spedii altra somma per il brigante Coppa»17.
   Il Crocco| negli anni precedenti| era stato al servizio| infatti| come capraio nella famiglia Saraceno| ed anche dal suo primo interrogatorio reso innanzi al giudice di Palliano al Forte| circondario di Frosinone| provincia di Roma| il 20 dicembre 1870| dice che molti ricatti| fra i quali quello a Luigi Pastore di Melfi| e di molti signori di Pescopagano| erano stati voluti da altri| ed in ispecie quelli al Pastore| domandati dal brigante Palmieri| cui il Pastore più volte non volle cedere18.
   E così tra quelli fatti dal Crocco e quelli di altri briganti| i poveri proprietari si vedevano quasi distrutti nelle loro risorse e nei loro averi. E se fuggivano alle pretese| ai saccheggi| agli incendi dei briganti| ricadevano nel sospetto delle autorità militari| onde arresti e spesso fucilazioni.
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