Stai consultando: 'Il brigante Crocco e la sua autobiografia '| Basilide Del Zio

   

Pagina (29/113)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (29/113)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Progetto OCR]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Venuto l'inverno del 1861-1862| pareva che la reazione ed il brigantaggio non dovessero più rialzare il capo| ma fu grave errore per il Governo ed il Melfese il crederci| come vedrassi nel capitolo seguente. Ma pria di venire al racconto delle imprese di Crocco nel novello anno| credo opportuno rettificare un errore nel quale è caduto il Visconte A. De Poli.
   Nella descrizione del suo viaggio| nel Reame di Napoli| riportata a pag. 368 del libro del signor A. Insogna| intitolato: Francesco II re di Napoli| il Poli scrive così:
   «Dal 23 al 27 marzo 1861| tra le Puglie e la Basilicata| la banda di Crocco e di Chiavone| operano la loro congiunzione.
   La stampa li rappresenta organizzati per battaglioni ed anche per squadroni| con trombe e tamburi».
   A quell'epoca| come abbiamo notato più sopra| il Crocco non si era dato ancora alla campagna con numerose comitive. E quantunque sin dal 7 gennaio era latitante per la minaccia dell'arresto ordinato da Potenza| pure rimase con pochi uomini sino al 5 aprile| mentre nel 7 dello stesso mese| con oltre 500 briganti alzò| nel bosco di Lagopesole| il primo grido di: «Viva Francesco II».
   Non mi consta| né il Crocco ne parla| che egli cioè| si sia unito qualche volta al Chiavone (Luigi Alonzi| detto Memmo) il quale operava presso il confine pontificio| e che si intitolava Generalissimo dell'armata di Francesco II.
   Ed il brigantaggio che| oltre ad infierire in Basilicata| era anche numeroso in altre provincie del Napoletano| aveva ucciso sino al settembre del 1861 i seguenti soldati:
   Carabinieri| 7; 3° regg. granatieri di Lombardia| 1; 4° regg. id.| 2; F regg. fanteria| 1; 5° regg. id.| 1; 30° reggimento id.| 6; 35° regg. id.| 42; 39° regg. id.| 5; 41° regg. id.| 1; 44° regg. id.| 1; 62° regg. id.| 2; F battaglione bersaglieri| 1; 20° id.| 3; 29° id.| 1; 31° id.| 1; F reggimento lancieri Milano| 1; guardie nazionali| 5. Totale 88| dei quali 4 ufficiali; 8 sotto ufficiali; 7 caporali.
   Eppure la stampa reazionaria di quell'epoca riferiva di reggimenti disfatti e di battaglioni annientati.
   1