ma Crocco| temendo di perdere la sua autorità| il suo titolo di Generale| si mostrò diffidente| trovando falsi pretesti| sicché lo spagnuolo dubitò di trarne partito. Ma infine Crocco dichiarò al Borjés che bisognava attendere da Potenza il generale francese Langlois| e dopo udite le dichiarazioni di costui| e fatto noto il piano della reazione| vedere il da farsi. E difatti il Langlois venne e si incontrò col Borjés| col Crocco e le bande dei briganti. E così fu iniziata la loro impresa| ma sempre con molta diffidenza e contrasti.
Nel giornale di Borjés| pubblicato a Firenze da Marco Monnier| sono riportate tutte le operazioni| tutti i fatti| tutti gli scontri che quotidianamente succedevano. Ma io mi limiterò a quelli nei quali ebbe parte non lieve il Crocco| giusta le deposizioni che si trovano nel suo processo. E difatti nel carico n. 18 si legge:
«Il giorno 3 novembre 1861 la comitiva dei briganti| capitanata da Carmine Crocco| invase il comune di Trivigno| commettendo uccisioni| incendi e saccheggi. Furono trucidati sei individui| cioè Domenico Antonio Sassano| Michele Petrone| Teresa Destefano| Giambattista Guarini| Cristina Brindisi e Rocco Luigi Volino| e fu distrutta la pretura| il municipio| l'ufficio del registro e molti altri palazzi».
Ed il Borjés nel suo giornale| a proposito dell'attacco di Trivigno| scrive:
«Siamo ricevuti a colpi di fucile. Dopo un combattimento di oltre due ore| ci impadroniamo della città| ma debbo dirlo con rammarico| il più completo disordine regna nei nostri| cominciando dai capi stessi. Furti| eccidi ed altri fatti biasimevoli furono le conseguenze di questo assalto. La mia autorità è nulla. Crocco| Langlois e Serravalle hanno commesso le più grandi violenze; l'aristocrazia del paese erasi nascosta in casa del Sindaco| ed i sopra detti individui che hanno ivi preso alloggio| l'hanno ignobilmente sottoposto al ricatto. Di più| percorrevano la città e minacciavano di bruciare le case dei privati se non davano loro denaro».
Ed il Racioppi nella Storia dei moti di Basilicata| parlando di Trivigno| narra: