PIETOSAMENTE NE RACCOLSERO LE OSSA E
A MEMORIA PERENNE DI FRATERNO AFFETTO E DI PATRIA CARITÀ QUESTO MONUMENTO POSERO
Per quante ricerche io avessi fatto| pare che in Basilicata il primo ufficiale caduto per mano dei briganti fosse stato il valoroso Icilio Pelizza. Questi aveva con sé pochi soldati| ma prodi| e perciò non fece caso del numero soverchiante dei nemici| lottarono col più grande valore e col sacrificio di loro vita; il loro Duce si distinse fra i più animosi e coi più valenti cadde estinto. La sua morte fu un lutto per l'intero reggimento| ed il colonnello Marchetti| annunziando il miserando caso ai congiunti| scriveva:
«Alli 10 del corrente novembre fuvvi combattimento a metà strada circa da Aliano a Stigliano contro i briganti| nel quale da generoso e prode soldato qual era| cadde il capitano Icilio Pelizza.
Il compianto Capitano lasciò nei suoi superiori amici e conoscenti immenso dolore per la sua perdita| ma portò seco il compianto. la stima e l'affetto di tutti indistintamente| poiché non vi era chi non lo amasse e non ne apprezzasse i bei pregi e le rare doti.
Se la partecipazione di noi tutti al ben giusto dolore per tanta perdita può alleviarle una tanta sventura| si rassicuri e vada certa che essa è vivamente da tutti gli ufficiali indistintamente condivisa».
Più tardi le bande| comandate sempre dal Borjés e dal Crocco| invasero Grigliano. Accettura| Grassano| ed il 16 novembre il comune di Vaglio con circa 1400 briganti. Qui si diedero alle solite uccisioni| agli incendi| ai saccheggi. Uccisero i fratelli Rocco e Francesco De Mattia| Giuseppe Janelli| Faustino Saponara| Rocco D'Anzi e la figlia| Domenico Tamburrini ed altri| tutti gentiluomini patriotti che lasciarono la vita per mano dei feroci masnadieri| alla cui testa più che il Borjés era sempre il Crocco1.
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