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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   La resistenza di Bella fu pari a quella di Pietragalla; ed il valore| il coraggio| la difesa opposta da quei cittadini contro la banda brigantesca| resterà un monumento di gloria per quella popolazione ed un ricordo perenne di ammirazione da parte di tutta la provincia.
   Dopo l'invasione di Bella| i briganti assalirono Muro| ma furono respinti con molte perdite| e non vi entrarono. La posizione di Muro era formidabile| giacché l'accesso in paese era costituito da due sentieri tagliati a picco| i quali avevano a difesa la maggior parte dei cittadini e tutta la guardia nazionale. Quindi Borjés ed il Crocco| certi che avrebbero portato a sicuro macello i loro seguaci| abbandonarono il pensiero di entrare in Muro| e si diressero invece a Balvano| a Ricigliano| ed il 26 novembre a Pescopagano. Ed anche in questo paese ebbero gravi perdite| trovando valida resistenza da parte di un centinaio di militi riuniti dal capitano signor Gaetano Laviano. Questo comandante| coi suoi militi e con un suo fratello Francesco Paolo| seppero per circa 20 ore tener fronte all'orda brigantesca composta da più migliaia di briganti. Le posizioni occupate dal capitano Laviano| il coraggio di quei combattenti| fra i quali anche un figlio sedicenne di esso Laviano a nome Pasquale| portarono lo sgomento fra gli assalitori| e dopo tanta resistenza| si misero in fuga| lasciando sul terreno 150 briganti tra morti e feriti| mentre dei nazionali due ne morirono ed uno rimase ferito. 1 nazionali morti furono il sacerdote don Giuseppe Baldi ed il signor Giuseppe Maria Bavoso. Il capitano Laviano ben meritò della patria| ed il Governo| per la eroica resistenza| lo decorò di medaglia d'argento al valor militare.
   Dopo le gravi perdite subite dai briganti nell'assalto infruttuoso di Pescopagano| il dì seguente 27 ebbero un'altra rotta quasi completa| lasciando sul terreno 40 morti| molti feriti e parecchi cavalli. Sicché scorati| si rifugiarono di nuovo nel bosco di Monticchio| ove le bande si divisero| e Borjés si allontanò dalla Basilicata.
   La resistenza| in diversi comuni della nostra provincia| alle orde di Borjés e di Crocco fu così splendida| sublime| valorosa| entusiastica che il Consiglio provinciale di Basilicata| nella
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