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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   riunione straordinaria del dì 11 gennaio 1862| deliberava| circa la eroica difesa dei cittadini di Pietragalla| Avigliano| Bella e Pescopagano| quanto appresso:
   Il Consiglio ad unanimità approvando la mozione del consigliere Bruno dichiara benemeriti della patria non solo i prodi di pietragralla che arrestarono la marcia di Borjés| apportando lo scompiglio e la morte nelle file dei predoni da lui capitanati| ma anche i cittadini di Avigliano| Bella e Poscopagano| che con tanto coraggio e tanto patriottismo seppero difendere le mura dei padri loro.
   «Il presidente: cav. Emmanuele Viggiani; il consigliere segretario: Giambattista Materi; il consigliere anziano: Giuseppe Casella».
   E pria di finire| credo opportuno riportare un brano dell'interrogatorio di Crocco| reso nell'udienza del 20 agosto:
   Presidente: Dopo la reazione di Borjés se ne andò| perché?'
   Accusato: Io non so| ci disse me ne vado perché ho nulla da fare. Io l'ho pregato e consigliato sempre a farci dividere in squadriglie| ed aspettare così l'esercito spagnuolo che prometteva. Egli incucciava sostenendo che in Ispagna con tre uomini| uno armato di fucile| l'altro di mazza e l'ultimo di spada aveva formato un esercito di centomila soldati; laddove con 1000 uomini in questa provincia tutti ben armati| avremmo potuto far meraviglia. Io gli risposi: «Generale| non vedete che la forza ci perseguita ovunque| oggi entriamo in un paese e succedono tutti quei guasti; dimani ne usciamo e le truppe fanno il resto. Le popolazioni finiscono con odiarci| e ci accoglieranno poi a fucilate perché si tratterà non di difendere Vittorio| ma la loro vita| le loro sostanze. Oggi occupiamo un paese| domani è rioccupato; conchiuderemo sempre niente; una cosa è bella per quanto si conserva».
   Presidente: Ma Borjés da chi fu mandato?».
   Accusato: Io non so precisamente. Egli mi diceva di avere avute istruzioni da un Generale a Marsiglia| che non ricordo| il quale avrebbe promesso la distruzione del Governo piemontese ed il ritorno di Francesco II.
   L'ho ubbidito fino ad un certo punto| ma quando ho veduto che l'esercito non veniva mai| l'ho piantato nel bosco di
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