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Il brigante Crocco e la sua autobiografia

Basilide Del Zio
Tipografia G. Grieco| 1903| pagine 113

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Schiavone e la Pennacchio si videro| si baciarono| e la separazione fu commovente. Schiavone si inginocchiò| le baciò i capelli| le mani| i piedi e chiedendole perdono| la stringe fra le sue robuste braccia| e le scocca l'ultimo bacio d'amore.
   L'ora della fucilazione era giunta. Uscendo dal carcere| chiese un sigaro all'ufficiale che comandava la scorta. Sia cortese darmelo| egli disse; da qui ai Monticelli ho giusto il tempo di farmi una fumata. E difatti| accese il sigaro| e si avviò coi compagni pel sito del supplizio. Il drappello era preceduto da altri 3 soldati| che battevano lentamente e cupamente i loro tamburi. Seguivano| dopo due o tre passi| i disgraziati in mezzo ai soldati| avendo ai loro lati due sacerdoti melfitani| a nome D. Felice Cautela e D. Luigi Cocolicchio. Salmodiavano delle preci| e di tanto in tanto si udivano le parole tremule: proficiscere anima Christiana de hoc mundo. Attraversarono la piazza - quella piazza| dove| nel 1861| erano entrati trionfanti - pallidi e sconvolti ed uno tutto tremante; fecero la discesa del Carmine| ed alle 8|45 del mattino giunsero al luogo destinato per l'esecuzione al piano dei Morticelli. Alle 9| in quel sito| giacevano i cadaveri dei 5 uomini che tante vittime avevano fatte e tante famiglie distrutte.
   È inutile dire che la levatrice riportò condanna non lieve.
   Ma a Pallavicini assisteva una fortuna negata ai suoi predecessori. Nessuno ottenne in sì breve tempo tanti splendidi risultati quanti n'ebbe qui. Il Generale era preoccupato di un altro terribile capo-banda| Sacchitiello| denominato caporal Agostino| che tanta desolazione portava nella zona di Lacedonia.
   Un giorno che il Generale ebbe certezza che Sacchitiello si trovava in Bisaccia| ricoverato in casa di ricchi signori. Ma quale era questa casa? Quali questi ricchi signori? La Filomena di Schiavone fu quella che scovrì tutto. Essa indicò al Generale che in casa dei signori Rago Michele| luogotenente della guardia nazionale| e Rago Donato suo zio| vi era in una camera sotterranea questo capo-banda con tutti gli altri briganti.
   Saputo ciò il generale Pallavicini| mandò gli ordini più precisi con minute indicazioni| al maggiore dei cavalleggeri Lucca| signor Galli| comandante le truppe in Bisaccia. La sorpresa del maggiore fu non lieve all'arrivo di quel telegramma; ma gli ordi-
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