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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

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a cura di Federico Adamoli

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   LA MADRE DEI WESLEY.
   [CAP. II.]
   giorni, o le deviazioni da quanto ella mi aveva inculcato, mia colpa soltanto e non sua.
   Un innato sentimento religioso univa i Wesley ai loro genitori, quantunque a formare la loro mente e svolgerne il carattere abbia contribuito piuttosto la madre che il padre. Questi era uomo d; forte volontà, ma duro talvolta e tirannico nel suo procedere colla famiglia;1 mentre la madre ad una grande vigoria d intelletto e ad un ardente amore della verità, accoppiava gentilezza, forza di persuasione, affetto e semplicità. Era F istitutrice e la piacevole compagna de' suoi figli, i quali gradatamente crebbero a somiglianza di lei; e fu pel modo con cui ella diresse la loro mente in materia di religione, che dipoi ebbero quella tendenza, per cui già fino dagli anni giovanili, ottennero il nome di Metodisti. In una lettera al figlio Samuele Wesley, men-tr'era scolaro a Westminster nel 1709, questa madre dice : « Ti esorto a dirigere le tue faccende, per quanto è possibile, con un certo metodo; che per tal via ti sarà dato approfittare di ogni prezioso momento, e con facilità indicibile adempiere i doveri che a te incombono. » Ed in seguito addita quale debba essere questo metodo, esortando il figlio «ad agire in tutte le cose secondo un principio. » La società che i fratelli Giovanni e Carlo di poi fondarono in Oxford , credesi in molta parte il risultato delle esortazioni di lei.
   In fatto di poeti, di letterati e di artisti, i sentimenti e il gusto materno han sempre avuto, senza alcun dubbio, il maggiore effetto nel dirigerne l'ingegno; e di ciò noi abbiamo prove convincentissime segnatamente nelle vite di Gray, Thomson, Scott, Southey, Bulwer,
   1 II padre dei Wesley aveva anche una volta fatto pensiero di abbandonare la moglie, perchè la costei coscienza le vietava di acconsentire alle di lui preghiere in favore del monarca allora in trono; e solo la morte accidentale di Guglielmo III lo fece astenere dal mandare ad effetto il crudele pensiero. Egli diede a vedere l'istessa imperiosità verso i suoi figli ; obbligando la figlinola lEehetabel a sposare, contro voglia, un uomo che non amava, e che poi si vide affatto indegno di possederla.