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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. XI.] AMORE PURIFICATORE. 309
   tecipa la mente non meno del cuore, e che è fondata sulla mutua stima al pari che sul mutuo affetto. Fichte dice : « Non può esistere vero e durevole amore senza stima ; ogni altro amore è seguito da rimpianti, e indegno di un' anima nobile. » Non si può veramente amare chi non è buono ; ma solo chi c' ispira stima, rispetto e ammirazione. Insomma la vera unione clev' essere fatta dalle qualità del carattere, il quale governa parimenti la vita domestica e la pubblica.
   Ma v' è cosa maggiore assai del semplice rispetto e della stima nell' unione fra marito e moglie. Il sentimento che l'avvalora è molto più profondo e più tenero ; è tale che la sua scambievolezza non può sussistere fra uomini, o fra donne, solamente. « In materia di affetti (dice Nathaniel Hawthorne) vi e sempre un abisso tra uomo e uomo : essi non possono mai prendersi ben saldamente per mano ; perciò l'uomo non ritrae mai dall'altro uomo un intimo aiuto, un sostegno del cuore ; non è che dalla donna che può averlo, dalla madre, dalla sorella o dalla moglie.1 »
   L' amore introduce l'uomo in un nuovo mondo di gioia, di simpatia e di benevolenza. È per lui un nuovo mondo la propria casa ; quella che si è fatta egli stesso, diversa in tutto dall' altra della sua fanciullezza ; ed alla quale ogni giorno arreca nuove contentezze ed esperienze nuove. Egli entra allora probabilmente anche in un nuovo mondo di prove e eli dolori ; ma questi ben sovente sono per lui la migliore istruzione e la migliore disciplina. « La vita della famiglia (dice Sainte-Beuve) può essere seminata di spine e di cure penose ; ma queste sono fruttifere, laddove tutte l'altre non hanno che la nuda loro punta. » E soggiunge altresì : « Se nella casa di un uomo, in un certo periodo della vita, non vi sono figliuoli, si vedrà probabilmente piena di follìe e di vizi.2 »
   ¦ Transformation, or Monte Beni.
   2 Portraits Contemporains, III, 519.