312 IL REGNO DELLA DONNA. [CAP. XI.]
L'esercizio degli affetti domestici dispone meglio e regola il cuore dell' uomo. Nella casa regna la donna ; questa è la sua provincia, il suo mondo, ove ella governa coli' affetto, colla soavità dei modi, colla forza che ha la gentilezza. Non v' è nulla che possa temprare la turbolenta natura ci' un uomo, quanto I® esser egli unito a una donna di nobile intelletto. Presso a costei egli trova riposo, contentezza, felicità ; riposo di mente e pace di spirito. Non di raro una tal moglie è pel marito il miglior consigliero ; poiché l'istintivo suo discernimento sa quasi sempre guidarlo bene, quando la di lui ragione non sorretta F avrebbe potuto traviare. La buona moglie è il bordone sul quale potersi reggere in tempo di pericolo e di avversità ; 1' amor suo, il suo aiuto non vengono mai meno quando ci coglie la disgrazia,, o la fortuna ci è avversa. Nella giovinezza ella è un conforto e un ornamento della vita dell' uomo ; e continua poi sempre ad essere una fedele compagna negli anni maturi, quando la vita non è più ridente di promesse, e si vive nella realtà delle cose.
Che uomo felice dovette essere Edmondo Burke, se ha potuto dire : « Non appena io metto piede nella mia casa, tutti i molesti pensieri mi abbandonano ! » E Lutero, eh' era un' anima affettuosissima, parlando della propria moglie diceva : « Povero qual sono, non vorrei perdere questa donna, per tutto P oro di Creso. « E intorno al matrimonio osservava : « Nessun maggior bene può Dio concedere all' uomo, di una buona e pia moglie, con cui vivere in pace e tranquillo ; ed alle cure della quale sappia di poter affidare quanto possiede, non che la sua vita stessa, e la sua prosperità. » Diceva altresì : « Nessun uomo non si è mai pentito di levarsi da letto per tempo, e di ammogliarsi giovane. « Acciocché nel matrimonio si possa trovare contentezza, fa d' uopo che la moglie sia la compagna dell' anima del marito, non meno che d' ogni sua cura.