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Il carattere

Samuele Smiles (traduzione di P. Rotondi)
G. Barbera Editore Firenze, 1872, pagine 375

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   [CAP. XI.] EFFICACIA MORALE DELLA MOGLIE. 317
   esser giudici sempre del rispettivo loro carattere. Addi-son dice : « Quando vedo un uomo aggrottato, con faccia burbera, non posso astenermi dal compiangere sua moglie ; se invece incontro uno che abbia fisonomia aperta ed ingenua, penso alla felicità de' suoi amici, della sua famiglia e de' suoi congiunti. »
   Abbiamo veduto come la pensava il poeta Burns delle qualità che si richiedono in una buona moglie; aggiungiamo ora li avvertimento che intorno a questo medesimo soggetto dava lord Burleigh al figlio suo; avvertimento dettato dall' esperienza di chi era insieme uomo di Stato molto acuto, e uomo di mondo assai pratico. « Quando, coli' aiuto di Dio (dice egli), sarai in età da prender moglie, usa la più grande prudenza e circospezione nello sceglierla; perchè da ciò deve dipendere ogni tuo bene o la tua infelicità. Quest' atto della vita è come uno strattagemma di guerra, in cui non si può correggere 1' errore una volta commesso.... Informati con ogni diligenza delle qualità dell' animo suo, e della vita che da giovani tennero i saoi genitori.1 Non sia povera, per quanto possa esser nobile il suo sangue; giacché al mercato colla sola nobiltà non si compera nulla; ma non ti sceglier neppure, per amor del denaro, una ignobile, spiacevole creatura, la quale sarebbe dagli altri sprezzata, e a te verrebbe in uggia. E non ti sposare neppure a una estremamente piccola, o ad una stolta; chè per la prima diverresti padre di una progenie di pigmei, e la seconda sarebbe una calamità perpetua, e ti farebbe dispetto il solo sentirla parlare. Tu dovresti alle tue spese convincerti, che v' è nulla di peggio di una donna stolta. »
   La donna deve necessariamente poter molto sul carattere morale del marito suo. S' ella è d' animo volgare, lo deprime, se di elevato, lo innalza. La donna
   ! Fuller, lo storico della Chiesa, con quel suo linguaggio familiare, parlando della scelta d'una moglie, dice brevemente: « Prendi la figlia di una buona madre. »